mercoledì 22 febbraio 2017

Viaggio nella Catania barocca (Prima parte)

Piazza Duomo
Complesso Benedettino
Il 1693, l'anno in cui un terribile terremoto distrusse l'antica città medievale e seppellì sotto le immani macerie 16.000 dei 24.000 catanesi che la popolavano. Fu allora che il duca di Camastra, collaborato dal canonico Cilestri e dal vescovo Riggio, concepì la pianta secondo la quale sorse la Catania moderna, barocca ed elegante. A questo rinnovamento integrale e rigeneratore si unirono gli effetti della Controriforma per cui la città si popolò di dozzine di chiese e monasteri la cui architettura rappresenta il nucleo di una formazione artistica che aprì Catania alle scuole continentali. Qui si cimentarono artisti di primordine: il palermitano Vaccarini, il romano Stefano Ittar, Francesco Battaglia. Ne scaturì un sofisticato stile barocco popolare e colto nello stesso tempo, fortemente caratterizzato e radicato nel territorio.

Fontana del Duomo
Il carattere grandioso del barocco catanese ha la sua massima espressione nel complesso benedettino di S Nicolò l'Arena. I pinnacoli, le grandiose finestre, le pietre traforate, i putti a supporto della balconata, le balaustre ricurve in ferro battuto ne fanno una residenza principesca più consona ai vicerè che ai monaci.

Il centro barocco della città è piazza del Duomo, la platea magna sulla quale si affacciano la cattedrale di Sant' Agata, sorta nel 1094 sulle terme achilliane per volere del normanno conte Ruggero, il Palazzo degli Elefanti, sede del municipio, e il seminario dei chierici. Opera simbolo la Fontana dell'elefante realizzata da Vaccarini tra il 1735 e il 1736 che ricalca la Fontana del Bernini di piazza della minerva a Roma. 
Badia di Sant'Agata
Vaccarini utilizza un antico simulacro lavico opera di scalpellini bizantini sovrapponendovi un troncone di colonna di granito a sezione esagonale proveniente dal tempio di Iside che in età ellenistica sorgeva nell'area di piazza San Francesco. Una delle vaschette laterali a conchiglia del basamento della fontana rappresenta il dio Simeto; sul lato opposto è Amenano l'altro fiume che bagna Catania.

Badia di Sant'Agata
Il seminario dei chierici, realizzato per mano di Alonso Di Benedetto e Francesco Battaglia, è collegato alla Cattedrale dalla porta Uzeda edificata nel 1696 e intitolata al vicerè del tempo. Poco lontano dalla Cattedrale la badia di Sant’Agata, massima espressione dell'architettura vaccariniana. La chiesa, concepita a pianta ottagonale, ha il coronamento esterno arricchito da finestre difese da panciute grate traforate.

Continua….


Elisa Aidala

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