martedì 23 settembre 2025

Ryanair, forse pronta a riaprire la base a Trapani-Birgi dal 2026

Domani, 24 settembre alle 11.30, alle Cantine Florio di Marsala, i vertici di Ryanair e di Airgest incontreranno la stampa insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò. All’appuntamento sarà presente anche il responsabile della comunicazione per l’Italia della compagnia irlandese.

Secondo indiscrezioni, durante la conferenza dovrebbe essere ufficializzato il ritorno della base Ryanair all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani-Birgi a partire da gennaio 2026. La decisione arriverebbe dopo l’abolizione da parte della Regione dell’addizionale comunale sui biglietti, richiesta da tempo dal vettore low cost.

Il piano prevede la presenza fissa di un aeromobile con collegamenti giornalieri differenziati: tre nei giorni di lunedì, giovedì, sabato e domenica, due il venerdì e uno il martedì e mercoledì. Lo scalo trapanese, già collegato con numerose città italiane ed europee – tra cui Roma, Milano, Bologna, Londra, Bruxelles e Malta – potrebbe così ampliare l’offerta grazie anche ai voli provenienti da altre basi Ryanair.

Resta però il nodo della convivenza con l’attività militare. Birgi ospita infatti un’importante base dell’Aeronautica, recentemente individuata come polo internazionale per l’addestramento dei piloti dei caccia F-35, il primo fuori dagli Stati Uniti. Una scelta che ha acceso il dibattito politico. All’Ars è stata già depositata una mozione dal M5S per chiedere di salvaguardare la vocazione civile e turistica dello scalo.

venerdì 19 settembre 2025

"Bombardiamo la Sicilia per sconfiggere la mafia", la provocazione di Pif su Gaza

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Il figlio di Totò Riina: "Mio padre non ordinò l'omicidio di Falcone"

Mio padre non ha mai ordinato l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo. Giovanni Falcone, quando l'hanno ammazzato, non dava più fastidio alla mafia o a Totò Riina, ma ad altri dietro le quinte. L'Antimafia è un carrozzone composto da gente che ha bisogno di stare sotto i riflettori". Lo afferma Giuseppe Salvatore Riina, figlio del boss Totò, intervistato da Lo Sperone Podcast. Il figlio del padrino di Corleone, che ha scontato una condanna a 8 anni per associazione mafiosa e ora è tornato nel paese di origine della famiglia, non è nuovo a simili uscite. Già in un libro aveva definito il padre "un uomo serio e onesto". Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale Antimafia: "Non offenda la nostra terra". "Non l'ho mai visto compiere un atto di violenza o tornare a casa con una pistola in mano e sporco di sangue - ha detto Giuseppe Salvatore Riina - è stato arrestato perché dava fastidio, così come a un certo punto hanno dato fastidio Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro, perché erano malati e non servivano più in quello stato a quelli che detenevano veramente il denaro della mafia". Durissima la replica di Cracolici: "Mi chiedo che tipo di informazione sia quella che cerca di accreditare verità che sono state sconfessate dai tribunali in nome del popolo italiano".

mercoledì 17 settembre 2025

Luchè: il 26 marzo al Palarescifina di Messina

Luchè, il rapper napoletano ha appena rivelato una nuova tappa che arricchisce il percorso del suo prossimo tour nei palasport: il 26 marzo 2026 sarà protagonista sul palco del PalaRescifina di Messina. L’evento, curato da Vivo Concerti e promosso da Giuseppe Rapisarda Management con il sostegno del Comune, rappresenta un appuntamento importante per il pubblico siciliano. I biglietti saranno acquistabili in prevendita sul circuito Ticketone dalle ore 14:00 del 17 settembre 2025 e, successivamente, nei punti vendita fisici autorizzati a partire dalle 11:00 del 22 settembre.

La tournée, che prenderà il via a dicembre 2025, promette uno spettacolo intenso, costruito tra scenografie imponenti, classici intramontabili e brani inediti che riflettono l’anima più personale dell’artista. Un viaggio musicale destinato a lasciare il segno nei principali palazzetti italiani, confermando il suo ruolo centrale nella scena urban nazionale.

Parallelamente, continua a riscuotere enorme successo il singolo Nessuna, che ha rapidamente scalato le classifiche digitali conquistando milioni di ascolti, fino a imporsi insieme al brano Ginevra ai vertici delle chart Spotify e TikTok. Entrambe le tracce fanno parte dell’ultimo progetto discografico Il mio lato migliore, già certificato oro e lodato da pubblico e critica per la sua intensità.

Con la sua scrittura inconfondibile e l’abilità di muoversi tra autenticità di strada e aperture internazionali, l’artista dimostra ancora una volta di essere una figura imprescindibile del rap italiano, capace di reinventarsi senza perdere la propria identità e il carisma che lo contraddistinguono.

lunedì 15 settembre 2025

La bellezza siciliana vola in finale: Giada, Viviana e Giusi a Miss Italia 2025


Tre giovani siciliane si sono guadagnate un posto tra le quaranta finaliste che lunedì 15 settembre si contenderanno la corona di Miss Italia 2025. L’atto conclusivo dello storico concorso ideato da Enzo Mirigliani si terrà al PalaSavelli di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo. A rappresentare la Sicilia saranno Giada Stabile, Viviana Mudò e Giusi Maugeri, tutte diciannovenni.

Giada Stabile, incoronata Miss Sicilia, è di Catania. Alta 1,76, frequenta il corso di laurea in Scienze e Lingue per la Comunicazione. “La vita mi ha posto davanti a difficoltà che mi hanno insegnato a maturare e a diventare più forte”, ha raccontato dopo la vittoria ottenuta a Piazza Armerina, in occasione della finale regionale.

Viviana Mudò, eletta Miss Parco dell’Etna, arriva da Scordia, nel catanese. Con i suoi 1,75 di altezza, vede nella passerella non solo moda ma libertà: “Ogni sfilata è un confronto con me stessa, un modo per trasformare le emozioni in energia”, ha spiegato. Di lei colpisce anche la capacità di ricordare minuziosamente i tratti delle persone che incontra.

Giusi Maugeri, che porta la fascia di Miss Sorriso Sicilia, proviene anch’essa da Catania. È alta 1,74, si è diplomata al liceo scientifico e ha intrapreso gli studi in Medicina e Chirurgia. Lavora come modella in uno showroom, pratica karate agonistico e si descrive come “una ragazza concreta, ma con sogni custoditi nel cuore”. A sorreggerla, dice, è “una forza silenziosa” che la accompagna nei momenti più difficili: “So stare bene da sola, ma apprezzo chi riesce a starmi vicino senza invadermi”.

Il sorriso che sfidò la paura: l’eredità di Padre Puglisi

Sono trascorsi trentadue anni dall’assassinio di don Pino Puglisi. Tre decenni e più da quel suo sorriso disarmante che, senza parole altisonanti, riuscì a incrinare la pretesa di chi pensava di governare con il terrore. Oggi non si esalta un simbolo astratto, ma si ricorda una persona concreta: un prete che non inseguiva la gloria, né desiderava il sacrificio. Era semplicemente un uomo che ha scelto di comportarsi da cittadino responsabile, e in una terra in cui la normalità diventa spesso atto di ribellione, questa coerenza è bastata a scatenare l’odio della mafia.

Così lo ha ricordato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, nell’anniversario del delitto avvenuto il 15 settembre 1993, quando Puglisi cadde sotto i colpi della criminalità organizzata e che, vent’anni dopo, è stato riconosciuto Beato.

Lagalla ha aggiunto che Puglisi non ha mai fatto della provocazione la sua arma, né ha scelto lo scontro diretto. La sua battaglia era un’altra: restituire speranza, dignità e consapevolezza a chi era stato abituato al silenzio e alla paura. La sua uccisione non ha cancellato quel percorso, anzi lo ha reso più evidente, mostrando quanto la mafia tema l’educazione, la libertà di pensiero e la forza dei gesti semplici che costruiscono comunità. Palermo – ha ribadito – non deve fermarsi al ricordo: occorre dare continuità al cammino avviato. I semi piantati da Padre Puglisi non devono restare solo memoria, ma trasformarsi in impegni concreti.

Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, lo ha commemorato: “A distanza di 32 anni dalla sua uccisione, l’esempio di don Puglisi rimane vivo. Con il Vangelo come arma, ha saputo affrontare la mafia. Il suo sacrificio continua a rappresentare un’eredità di fede, coraggio e responsabilità che il Paese ha il dovere di custodire e trasmettere”.

venerdì 1 settembre 2023

Granchio blu, meglio metterlo in pentola

Un vero e proprio killer dei mari, una specie molto aggressiva e a rapida riproduzione, che fa razzia di tutto: avannotti (i piccoli dei pesci), anguille, orate e spigole di allevamento, cozze e vongole, rovina le reti e risale persino le sponde per mangiare le uova. 

Ma c’è anche un altro aspetto, sconosciuto ai più, di questo singolare crostaceo, il cui prezzo oscilla tra i 9 e i 15 euro al chilo, ed è il suo lato gourmet che manda in visibilio i principali chef che fanno a gara per le ricette da sviluppare. Famosa quella del “granchio blu in guazzetto”, crostaceo per altro molto carnoso.

Il Gambero Rosso si sbizzarrisce nell’elencarne una serie: per preparare il Chawanmushi, un budino salato giapponese, a base di granchio blu, si consigliano 75 gr brodo di granchio, 50 gr uovo intero sbattuto, 45 gr polpa di granchio blu, 8 gr cervello di granchio blu, 3 gr di sale; poi c’è una ricetta a base di miglio: 150 gr di miglio decorticato, 2 rametti di maggiorana, 40 gr di carote fermentate tagliate a cubetti, 80 gr di polpa di chele di granchio blu.

Per preparare il Chawanmushi “unire il brodo, il cervello, la polpa e il sale in una caraffa e frullarli con un mixer a immersione, fino a ottenere un composto omogeneo, dopodiché unire le uova e miscelare
con una frusta, infine filtrare con un colino a maglia fine per eliminare eventuali impurità. Conservare l'impasto così ottenuto in frigorifero”, consiglia la rivista. Mentre per il secondo piatto, si deve “ammollare il miglio in abbondante acqua fredda per 20 minuti, successivamente scolarlo e metterlo a cuocere in un cuociriso con il doppio della quantità in acqua, un rametto di maggiorana e un pizzico di sale per circa 25 minuti, ottenendo una cottura "al dente". Essiccare in essiccatore o in forno o a 40°C per 24 ore 100 gr di miglio cotto, di seguito friggerlo in olio a 220°C per ottenere del miglio soffiato”.

Ma non è tutto: da non perdersi gli “spaghetti al nero” e “insalata al granchio blu”, secondo queste ricette: “Soffriggere il concassé di datterino, aggiungere bottarga di muggine grattugiata e bagnare con il Prosecco Docg. Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata quindi scolarli e spadellarli aggiungendo al fondo di cottura la polpa di granchio. Amalgamare il tutto, aggiustare di sale e pepe e impiattare su un cappello da prete. Guarnire con la rimanente bottarga di muggine grattugiata e l'emulsione di peperone giallo affumicato”: 360 gr spaghetto al nero di seppia, 200 gr polpa di granchio blu, 200 gr concassé di ciliegino, 100 ml Prosecco Dogc, 40 gr bottarga di muggine, 60 gr emulsione di peperone giallo affumicato, sale e olio. 

Infine, per l’insalata: “Sbollentare la salicornia per 30’ in acqua bollente, poi passarla in una boule con acqua e ghiaccio e infine asciugarla con carta assorbente da cucina”: 360 gr polpa di granchio blu, 100 gr crema di basilico, 100 gr salicornia, 120 gr scaloppa di pomodoro nasone, 40 gr gocce di lampone, sale, olio. Buon appetito.

"Domenica al museo" in Sicilia: la cultura è gratuita, al via il 3 settembre

Una domenica all'insegna della cultura anche in Sicilia.

Torna anche a settembre il tradizionale appuntamento della "Domenica al Museo": l'iniziativa che prevede, ogni prima domenica del mese, l'ingresso gratuito in Parchi archeologici, musei e luoghi della cultura che dipendono dall’assessorato regionale dei Beni culturali.  

Domenica 3  settembre, dunque, niente biglietto per visitare i principali siti culturali regionali, come disposto dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, aderendo all'iniziativa del Ministero della Cultura.

Le visite si svolgono nei consueti orari di apertura consultabili online, con accesso su prenotazione dove previsto. Per informazioni e per consultare l’elenco completo potete dare un'occhiata alla pagina dedicata all'iniziativa regionale.

Per maggiori dettagli vi consigliamo di informarvi su eventuali prenotazioni, turni e orari di apertura direttamente con il luogo di vostro interesse.


PALERMO

Parco archeologico Himera, Solunto e Iato

Castello a mare

Chiostro di Monreale

Castello della Zisa

Villino Florio

Chiostro di San Giovanni degli Eremiti 

Galleria d'Arte Moderna

Oratorio dei Bianchi

Casina alla Cinese

Castello della Cuba

Museo Antonio Salinas

Ex convento della Magione

Museo Etnografico G. Pitrè

Palazzo Abatellis

Palazzo Mirto

Palazzo Riso

Castello di Maredolce

L'elenco completo dei luoghi visitabili a Palermo e provincia è consultabile online sul sito del Comune di Palermo. 


AGRIGENTO

Parco archeologico Valle dei Templi

Area archeologica e Antiquarium di Eraclea Minoa


TRAPANI

Parco archeologico di Segesta

Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria

Parco archeologico "Lilibeo-Marsala"

Area archeologica di Capo Boeo

Museo del Satiro a Mazara del Vallo

Castello Grifeo a Partanna 

L'ex Stabilimento Florio a Favignana


MESSINA

Teatro Antico di Taormina e Palazzo Ciampoli (ingresso sempre libero) 

Parco archeologico Naxos e Taormina

Parco delle Isole Eolie che si sviluppa tra Lipari, Panarea, Filicudi e Salina

Parco archeologico Tindari

Ricordiamo che il Museo naturalistico regionale di Isola Bella è al momento chiuso per lavori straordinari, mentre Villa Caronia (sede direzionale del parco) è visitabile sempre gratuitamente, dal lunedì al venerdì.


SIRACUSA 

Parco archeologico Siracusa, Eloro,

Area archeologica della Neapolis

Villa del Tellaro a Noto

Area archeologica di Megara ad Augusta

Casa Museo Antonino Uccello a Palazzolo Acreide


ENNA

Parco archeologico Catania e Valle dell’Aci

Parco archeologico Morgantina e Villa Romana del Casale

Museo di Aidone


CALTANISSETTA

Parco Archeologico di Gela


RAGUSA

Area archeologica di Cava d’Ispica

Area archeologica Parco Forza

Convento della Croce a Scicli 

Museo regionale di Ragusa